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Incontro di Fratelli organizzato dal CLAR a Quito

“Verso l’essenziale della sequela di Gesù e la centralità della relazionalità umana”. Questo è stato il tema del Seminario dei Fratelli, organizzato dalla CLAR, che si è svolto a Quito dall’11 al 14 luglio. Erano presenti una trentina di partecipanti provenienti da varie congregazioni di Fratelli e da congregazioni miste di diversi Paesi del continente. I Fratelli Fernando Cob, Fabian Ramón, entrambi ecuadoriani, e il novizio Nicolás hanno partecipato dai Fratelli della Sacra Famiglia. È stata un’esperienza molto positiva perché abbiamo potuto riflettere sul ruolo del Fratello consacrato in questa Chiesa sinodale in cui siamo tutti coinvolti e rafforzare il valore della nostra identità. Daniela Cannavina, Segretario Generale del CLAR, che ha tenuto un discorso dal titolo “Vegliare sull’alba di una Chiesa sinodale: assistere l’alba di questa nuova ora di salvezza” e Fr. Jorge Luis de Paula, della Commissione dei Fratelli Religiosi.

C’è stato tempo per conoscere, attraverso le presentazioni e i laboratori, la profondità e la ricchezza della vocazione del Fratello nella Chiesa, il lavoro dei Fratelli religiosi nella storia della Chiesa di Quito, nell’epoca coloniale e per visitare il Santuario di San Fratel Miguel, un Fratello de La Salle ecuadoriano, patrono dei catechisti dell’Ecuador e il lavoro dei Fratelli presenti nelle diverse aree in cui operano. Vi invitiamo a leggere il messaggio finale del Seminario dei Fratelli, pubblicato su CLAR (www.clar.org), di cui segnaliamo il seguente paragrafo: “Per noi non c’è parola di maggior valore che “essere Fratelli”. Siamo convinti che “il fondamento che sostiene la comunità religiosa è soprattutto il dono della fraternità che abbiamo ricevuto” (IMRHI 21). Pertanto, rinnoviamo insieme il nostro desiderio di essere giardinieri attenti nel giardino della creazione, artigiani del piccolo, samaritani in ogni ambiente, spenditori di tempo e di ascolto, pronti ad aiutare chi è caduto. Vogliamo risvegliare in noi stessi, nelle nostre comunità e nel mondo, l’audace speranza della giustizia, della solidarietà e della fraternità”.

Fratello Fernando Cob