"Voi portate il dolce nome di Fratelli, non permettete mai che vi si chiami in altro modo; i nomi onorifici ispirano e impongono rispetto; ma questo respira soltanto semplicità e carità".(F. Gabriele Taborin)
Le Costituzioni presentano la consacrazione religiosa del Fratello, vissuta secondo il carisma di Fratel Gabriele Taborin, come la caratteristica della sua identità nella Chiesa e come modo di rendere presente oggi la vita di Gesù a Nazaret, dove visse in famiglia ciò che avrebbe poi predicato.
Vivere la spiritualità della Santa Famiglia di Nazaret per i Fratelli significa attualizzare e prolungare il mistero di quella famiglia, in particolare vivendo nella semplicità, nel raccoglimento, nell’umiltà, in altre parole incarnando lo straordinario del Vangelo in una quotidianità di atti ordinari.
Il lavoro, la preghiera e la fraternità sono le linee costanti di questo vivere nazareno, che si riassume nel motto:
“In oratione, labore et caritate: Pax”
Oratione: Vita di preghiera del Fratello
La scelta della vita religiosa è promossa, tra le altre cose, dal gusto della preghiera: il religioso deve avere il gusto di incontrare Dio.
Per il Fratello SF la vita di preghiera è il bisogno di trovarsi quotidianamente nel silenzio e nel raccoglimento. La sua è una preghiera semplice, fiduciosa, gioiosa come quella di un figlio che porta al Padre le preoccupazioni del proprio apostolato, i bisogni dei fratelli, quelli della Chiesa e del mondo. Si prolunga lungo il corso della giornata come espressione di amore attento alla presenza di Dio.
La partecipazione all’Eucaristia è l’atto più espressivo della consacrazione religiosa del Fratello. Impara da Cristo a donarsi a Dio ed agli uomini per amore. La celebrazione della liturgia delle ore, tempo forte della vita di preghiera della comunità, è aperta a quanti desiderano parteciparvi.
“La preghiera è stata la pietra angolare del nostro Istituto; essa sarà anche una delle colonne più salde per sostenerlo”. (G. Taborin NG pag. XXVII)
“I Fratelli vivono in comunità la consacrazione a Dio per il Regno innanzi tutto nella preghiera. In essa trovano la sorgente e l’espressione della loro vita in comunione fraterna”. (Cost. art. 129)
Labore: Vita di lavoro del Fratello
Essere fratelli vuole dire essere con gli altri e per gli altri. Per il Fratello l’apertura agli altri è l’unica risposta soddisfacente del lavoro: donare e donarsi. Per questo mette volentieri i suoi talenti, le sue capacità, tutto se stesso al servizio dell’opera di Dio, ovunque l’obbedienza lo destina.
Le Costituzioni considerano la sua attività apostolica come una dimensione essenziale della consacrazione a Dio e al Regno e come espressione concreta di amore verso il prossimo. I campi specifici in cui il Fratello lavora sono quelli dell’educazione nelle scuole dell’Istituto o statali, nei centri di formazione professionale, di catechesi e di animazione liturgica. A questo scopo acquisisce i titoli necessari e una formazione professionale solida e costantemente aggiornata, capace di rispondere alle esigenze di una società in rapida evoluzione.
I Fratelli rivolgono un’attenzione preferenziale a quanti si trovano in situazione di debolezza: ai giovani, ai poveri ed alle famiglie in difficoltà.
Caritate: Vita comunitaria del Fratello
La vita comunitaria è il gusto di condividere con gli altri Fratelli la stessa passione per Dio, lo stesso desiderio di servire con gratuità e rispetto, e la generosità nell’affrontare la fatica del lavoro quotidiano. I Fratelli formano una famiglia-comunità dove ognuno è accolto, stimato, amato, aiutato. Lungo il corso della giornata, ed in modo più prolungato durante l’anno, ci sono momenti di incontro, dove si condividono gioie e difficoltà. I Fratelli celebrano con gioia tutto ciò che lega una vita di fraternità: ricorrenze, anniversari, feste… (Cost. art. 90)
“La tua vita religiosa non è solo coabitazione, ma comunione di persone. I tuoi Fratelli sono un dono del Padre. Abbine cura. Amali. Anch’essi ti considerano un dono del Padre”. (Prologo alle Costituzioni)
– Spirito di familia
I Fratelli si propongono di riprodurre nella loro vita comunitaria “lo stesso spirito che univa Gesù, Maria, Giuseppe a Nazaret e la cui origine è la Trinità divina, e che eleva e trasforma i vincoli che Dio ha posto in seno alla famiglia naturale.”
Questo spirito s’incarna nelle virtù che vogliono essere caratteristiche dei FSF e che manifestano ed alimentano lo spirito di famiglia: la gioia, il dialogo, la comprensione, la delicatezza, la semplicità, il servizio.
Il Taborin ha definito questo modo di vivere spirito di corpo e di famiglia ed ha trasmesso ai suoi figli spirituali un’espressione concreta di questo spirito:
“Una cosa che contribuisce molto, miei cari Fratelli, alla felicità, alla prosperità e alla forza di una Corporazione religiosa e che allevia il peso di colui che Dio ha scelto come superiore, è lo spirito di corpo e di famiglia. Esso deriva dalla carità e quindi da Dio che è la carità stessa… In una congregazione dove regna questo spirito tutti i membri che la compongono hanno un cuore solo ed un’anima sola; si amano, si aiutano a vicenda, partecipano ai dolori ed alle gioie, ai successi ed agli insuccessi gli uni degli altri…”(Cost. art. 13)
Lo spirito di famiglia caratterizza anche la loro opera educativa ed il rapporto con quanti, per motivi di apostolato o di lavoro, collaborano con loro.
– Santa Famiglia di Nazaret, modello sempre attuale
La Santa Famiglia di Nazaret è modello per ogni comunità.
“I Fratelli riconoscono nella Santa Famiglia la più perfetta realizzazione su questa terra della comunità d’amore che è la Santa Trinità. Manifestano la volontà di servire Dio e gli uomini vivendo il mistero di Cristo nella sua vita di famiglia con Maria e Giuseppe.” (Cost. art.6)
Consacrano il lunedì ad onorare in modo tutto speciale i loro santi patroni. Durante il tempo di Natale entrano con gioia nell’intimità familiare di Gesù, Maria e Giuseppe.
“Nostro Signore disse che dove è il vostro tesoro, là è anche il vostro cuore. Il cuore di un cristiano, e soprattutto quello di un Fratello della Sacra Famiglia, dovrebbe essere sovente nell’umile casa di Nazaret, in questa Santa Famiglia che riunisce in sé, tutte le virtù divine ed umane”. (F. Gabriele Taborin)
PAX
“Così come nel mistero di Nazaret il Verbo incarnato ha operato l’unione familiare perfetta, allo stesso modo la Parola di Dio aprirà i Fratelli alla pienezza della pace nell’amore, nella preghiera e nel lavoro per costruire, giorno dopo giorno, la loro comunità”. (Cost. art. 12)
“La pace e la gioia sono i doni pasquali che Cristo offre agli uomini d’oggi in ognuna delle comunità dei Fratelli”. (Cost. art. 24)
Per saperne di più: Il nostro motto