Villa Brea… “Piccola Ars”
![]() Il calice del Santo Curato |
![]() Fratelli della Sacra Famiglia Villa Brea (Chieri) |
Il Santo Curato d´Ars (Giovanni-Battista Maria Vianney, 1786-1859) e il Venerabile fratel Gabriele Taborin (1799-1864): due belle figure della chiesa francese dell´800, chiamate a testimoniare l´amore del Padre in una terra sconvolta dall´odio che ha fatto seguito alla grande rivoluzione; pastore nella vita sacerdotale, il primo; fondatore di una Congregazione di vita consacrata, il secondo. Due “amici di Dio”, un´amicizia profonda, reale, sincera e attenta alle necessità dell´amico e del territorio.
Incontrarsi (nell´anno 1837), stimarsi a vicenda, interpretare e realizzare i sogni e i desideri dell´altro in un susseguirsi di incontri, di confidenze reciproche, di lettere, di fiducia totale in Dio malgrado le dure prove della vita: è stato il percorso naturale e semplice di due anime belle. Ecco, allora, Fr. Gabriele che, appena le circostanze glielo permettono, riesce a soddisfare il desiderio del Curato di aver ad Ars una scuola per ragazzi retta dai Fratelli della Sacra Famiglia. Non solo: i Fratelli inviati ad Ars sapranno realizzare in pienezza il progetto o meglio il carisma del loro Fondatore di dedicarsi totalmente all´educazione dei ragazzi e dei giovani nei campi privilegiati della catechesi parrocchiale, della liturgia e nella scuola.
Da parte sua il Santo Curato si sente molto vicino alla giovanissima Congregazione che sta muovendo i primi passi a volte incerti e traballanti: incoraggia continuamente il Fondatore a proseguire sulla strada intrapresa; elogia i Confratelli che ad Ars operano in maniera esemplare svolgendo le funzioni di maestri e catechisti; invia oltre quaranta giovani al Noviziato di Fratel Gabriele a Belley; sostiene, anche economicamente, il Fondatore sempre squattrinato…
Quando il Santo Curato, il 4 Agosto 1859, vola in ciel, pronuncia la sua ultima parola: “Frère…” Fratello, rivolgendosi a Fratel Girolamo che per anni lo aveva assistito, servito con affetto, difeso dall´assalto delle folle e aveva provveduto alle sue necessità. E ‘certamente stato per lui, Fratello a tempo pieno, un momento di forte dolore la perdita del caro Curato che amava chiamare lui e Fratel Atanasio con la dolcissima e confidenziale espressione “mes camarades”. Cosciente della santità del loro Parroco, i Fratelli si affrettano a raccogliere e proteggere i vari oggetti, indumenti, scritti, quadretti, ricordini… appartenuti al Santo o usati dal Santo nella loro Comunità o nella scuola dove si recava sovente per istruire i ragazzi o dialogare con i Fratelli. Questi oggetti vengono aggiunti ad altri che il Vianney aveva donato ai Fratelli (ostensorio, calice, paramenti sacri…) o già custoditi conservato dopo un salasso fatto al Santo) e depositati alla casa madre di Belley dove risiedeva il Fondatore.
L´anno 1930 i Fratelli, come tante Congregazioni religiose, vengono allontanati ed esiliati dalla Francia; una parte di loro si stabilisce a Chieri, località Villa Brea, acquistata dai Padre Gesuiti. Con le masserizie trasportate in treno, giungono anche le reliquie del Santo Curato, poste poi in un armadio presso l´altare della Cappella-Santuario.
Il Cardinal Fossati, Arcivescovo di Torino, il 9 agosto 1932, autenticava le reliquie, apponendovi il suo sigillo. Infine, l´anno2009-2010 dedicato al sacerdozio dal Papa che ha proposto come modello universale il Santo Curato d´Ars e l´avvenimento dell´esposizione della Sindone a Torino ha spinto noi Fratelli a condividere con tutti i sacerdoti e i fedeli il dono grande delle reliquie del Vianney, allestendo questa esposizione in maniera permanente ed aperta in ogni momento. E´ per noi un modo di ricordare i due grandi amici, il Vianney e Gabriele Taborin e approfondire la spiritualità dell´amore che ci hanno lasciato in eredità.