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FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA
Il mistero dell’incarnazione non si limita alla concezione e alla nascita, ma si apre alla vita di famiglia dove Gesù si manifesta come uomo e giunge, al termine della sua vita, ad una presenza che riconosciamo oggi anche nell’ EUCARESTIA. La festa del SF ricorda alla Chiesa che anch’Essa è famiglia e popolo di Dio, ed ad ogni famiglia che è una “chiesa domestica”…
Ciclo A | Ciclo B | Ciclo C |
Prima lettura: Sir 3, 2-6.12-14,Le virtù familiariSalmo Sal 127, 1-2, 3, 4.5bc,R / Vita e benedizione sulla casa che teme il SignoreSeconda lettura: Col 3, 12-21,Vivere insieme “in Cristo”Vangelo: Mt 2, 13-15, 19-23,La Santa Famiglia in Egitto ed a Nazareth | Prima lettura: Gn 15, 1-6; 21, 1-3,Dio promette ad Abramo una discendenzaSalmo: Sal 104, 1-2, 3-4, 5-6, 8-9,R / Il Signore è fedele al suo pattoSeconda lettura: Eb 11, 8.11-12.17-19,La fede degli antenati del MessiaVangelo: Lc 2, 22-40,La S. Famiglia al Tempio offre al Padre suo Figlio. | Prima lettura: 1Sam 1, 20-22.24-28,Samuele è dato al SignoreSalmo: Sal 83, 3, 4, 5-6, 9-10,R / Signore, nella tua casa, ogni pace, ogni gioia!Seconda lettura: 1Gv 3, 1-2.21-24,Dio fa di noi i suoi figliVangelo: Lc 2, 41-52 – Gesù è ritrovato nel Tempio “presso” suo Padre |
1. LA FAMIGLIA DI GESÙ, SALVATORE DEL SUO POPOLO L’incarnazione del Figlio di Dio comporta anche la sua inserzione in una famiglia umana ed in un popolo eletto. La chiesa, illuminata dalla Parola di Dio, scopre, fin dall’inizio il senso salvatore degli avvenimenti vissuti dalla Famiglia di Gesù. “Tutta la vita del Cristo è Rivelazione del Padre: le sue parole e le sue azioni, i suoi silenzi e le sue sofferenze, il suo modo di essere e di parlare”, CCC 516. Il Ciclo A ha messo in rilievo un aspetto centrale della storia della salvezza: per salvare l’uomo, il Figlio di Dio ha assunto la condizione umana e ha vissuto con la sua famiglia l’esperienza della salvezza del popolo d’Israele. Così, realizza ciò che il suo nome significa: Gesù è la salvezza e la liberazione definitiva di Dio per tutti gli uomini. | 2. LA FAMIGLIA DI GESÙ, LUCE DELLE NAZIONI Il riferimento al mistero pasquale del Cristo costituisce il filo conduttore dei vangeli dell’infanzia. Su essi, gli evangelisti hanno proiettato la luce della Pasqua per sottolineare alcuni avvenimenti dei primi momenti della vita di Gesù e di quelli che gli erano vicini. Nella messa del ciclo B, il posto centrale è occupato da Cristo “luce” delle nazioni, presentato al tempio da Maria e Giuseppe. Nell’episodio della presentazione al Tempio (Lc 2,22-35) la chiesa, guidata dallo spirito, ha visto, un mistero di salvezza: ha visto la continuità dell’offerta fondamentale che Gesù ha fatto di se al Padre, entrando nel mondo, (cf Ebr 10,5-7); ha visto anche l’universalità della salvezza proclamata da Simeone, perché, salutando nel bambino, la luce per illuminare le persone e la gloria dell’Israele, (Cf Lc 2,3) ha riconosciuto il riferimento profetico alla passione del Cristo. Difatti, le parole di Simeone raggiungevano in un’unica profezia, il Figlio, “segno di contraddizione” ( Lc 2,24) e la Madre a cui la spada avrebbe trapassato l’anima (Cf Lc 2,35) ciò che si realizzerà sul Calvario. | 3. LA FAMIGLIA DI GESÙ FIGLIO DI DIO La rivelazione dell’identità di Gesù occupa un posto centrale nel Nuovo Testamento. I primi ad avvicinarsi a questo mistero sono stati Maria e Giuseppe che fin dall’inizio risposero con l’ubbidienza della fede alle indicazioni date dall’angelo concernente il Figlio che doveva nascere e che accolsero nella loro famiglia. Questa messa del Ciclo C presena e celebra il Cristo che nel Tempio rivela la sua identità di “Figlio”. In questo episodio evangelico “Gesù lascia vedere il mistero della sua consacrazione totale ad una missione che deriva della sua filiazione divina” (CCC 534). L’evangelista presenta l’avvenimento con le categorie pasquali che aiutano a localizzarlo nell’insieme della vita di Gesù. Le prime parole di Gesù nel vangelo (“devo occuparmi delle cose di mio Padre”) manifestano la sua ubbidienza alla volontà del Padre. Questo primo viaggio a Gerusalemme per la festa di Pasqua può essere considerato come un anticipo dell’altro viaggio della sua vita pubblica che culminerà nella passione, la morte e la risurrezione. |
► il Verbo si incarna in un popolo eletto, in una famiglia eletta (quella di Giuseppe e Maria), dove vive tutte le vicissitudini del suo popolo, un popolo amato da Dio (= la SF è disponibile a partecipere a tutte le vicissitudini della chiesa e di ogni famiglia…) | ►La LUCE per l’uomo viene da Dio. Durante la presentazione di Gesù al Padre nel tempio viene riconosciuto come LUCE delle Nazioni, ovvero viene “rivelato” come presenza luminosa – illuminante di Dio in tutte le Nazioni | ► la missione del Cristo è legata alla sua identità di Figlio. Viene a rivelarci che siamo e come siamo “figli di Dio” e dunque fratelli… |